
Raji Sourani (secondo da destra), direttore generale del Palestinian Centre for Human Rights (Centro Palestinese per i Diritti Umani, finanziato da Germania, Svizzera e Irlanda), riceve una targa premio dalle mani dei membridel Comitato centrale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina Rabah Muhanna e Mariam Abu Daqah (da: Al Watan Voice, 20.2.14). Sullo striscione in alto: il simbolo del Fronte Popolare, che la mappa della cancellazione di Israele
Quale negoziato e quale pace, se intanto si finanziano ong votate allo scontro e compromesse col terrorismo? Editoriale del Jerusalem Post
L’impudenza dell’Europa contro Israele si è stata rivelata ancora una volta in tutta la sua ignominia.Dopo il recente annuncio che la Corte Penale Internazionale sta indagando se vi siano gli estremi per mettere sotto processo Israele per crimini di guerra in Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme, l’Ufficio del Procuratore generale israeliano ha pubblicato una serie di contro-argomentazioni. Alcune sono di carattere tecnico: la Corte Penale Internazionale non ha autorità in materia perché Israele non è firmatario del Trattato che ha istituito la Corte stessa; Israele dispone di una magistratura forte e indipendente che gestisce tali questioni internamente; i palestinesi non hanno titolo perché non sono uno stato. Continua a leggere»