Tra pochi giorni – scrive in una nota l’Ambasciata di Polonia a Roma – celebreremo la Giornata della Memoria. L’ambasciatore di Polonia renderà omaggio alle vittime depositando i fiori sotto la lapide che ricorda la deportazione degli ebrei romani nel 1943. Come ogni anno, i media dedicheranno molto spazio alla Giornata della Memoria e all’anniversario della liberazione del campo nazista di Auschwitz. Continua a leggere»
Archivio per 26 Gennaio 2016
Giornata della memoria. L’Ambasciata di Polonia: prestare massima attenzione all’uso corretto della denominazione del campo di concentramento Auschwitz
Sicilia: sogno infranto di autonomia
I mille mediterranei di Braudel ed i paesi della sponda sud del “Mare nostrum”, che avevano attraversato il corso dei secoli scambiandosi guerra e pace, occupazioni, invenzioni e commerci, oggi ritornano in un clima di guerre e di rivoluzioni.
Gettati a mare i dittatori, che pure erano stati sopportati e celebrati per oltre mezzo secolo, i nuovi rivoluzionari dei paesi rivieraschi della sponda sud si sono trovati confrontati con una storia più grande di loro, impreparati ad ogni cambiamento, deficitari di sviluppo e benessere, preda alla fine degli integralismi sempre in agguato specialmente dove la democrazia flette e la libertà resta soltanto nelle chiacchiere degli occidentali. Così si spiega l’infezione purulenta anche dello Stato Islamico. Continua a leggere»
Lo stato italiano in balia dei clandestini. Carabinieri aggrediti da un branco infuriato
Ormai niente che riguarda gli immigrati clandestini meraviglia. Le cronache giornaliere di fatti e misfatti di questi signori non fanno più meraviglia come non fa meraviglia l’immobilismo di un governo della repubblica incapace a garantire sicurezza ai cittadini.
Appare incredibile, ma succede anche che in questa bislacca Italia sempre più alla deriva e sotto assedio permanente di immigrati clandestini che scorazzano indisturbati per le nostre città, un branco di clandestini si scagli contro le forze dell’ordine. Continua a leggere»
Monteleone d’Orvieto. Il Sindaco continua lo sciopero della fame, ma sorge un dubbio: i fondi che fine hanno fatto ?
Seguendo l’incredibile storia del Sindaco di Monteleone d’Orvieto ci si accorge che, come sempre, nell’immobilismo tecnico, la politica locale stia facendo il proprio mestiere, e cioè, chiacchiera.
Prese di posizione, attestati di stima verso Larocca, solidarietà per il sindaco ma chi dovrebbe parlare, almeno fino ad oggi, non pare abbia aperto bocca. Continua a leggere»
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