Leggevo, ieri, le amare riflessioni dell’amico Crispino Abella sull’essere, sul sentirsi italiani o siciliani. A parte il dover essere un bravo ingegnere, “il migliore al mondo”, come lo definisce affettuosamente il buon Pippo Scianò, mi ha colpito la sua conoscenza delle vicende storiche, la sua capacità di cogliere sfumature a tema anche nella realtà attuale, la sua compostezza ed eleganza nei toni. Continua a leggere»
Categorie: Cronaca