Ed alla fine Vittorio Sgarbi da Ferrara, getta la spugna. Nel 2008 quando fu eletto, scrivemmo che ci appariva diverso da quello conosciuto fino a qualche tempo prima della sua elezione. Come neo Sindaco di Salemi ci è apparso riflessivo, disponibile e molto cortese. Lo Sgarbi arrogante, prepotente e per certi versi anche volgare, così come ci hanno più di qualche volta presentato in televisione, sembra lontano anni luce.
Scrivemmo di Sgarbi: “ Sarà l’età o sarà questa bella e dannata terra di Sicilia, sta di fatto che Sgarbi ci ha fatto una positiva impressione. Appare fermamente convinto di quello che fa e soprattutto e sa attirare intorno a se consenso e media”.
Scrivemmo che sentire Sgarbi, unionista, parlare di Sicilia sfruttata e colonizzata faceva un certo effetto.
Durò poco questo effetto, giusto qualche settimana. Sgarbi oltre la sua battaglia sull’eolico si è smarrito inseguendo sogni di grandezza culturale con provocazioni che poco hanno a che fare con l’amministrazione di una città.
Sgarbi va via, Salemi riprenderà la sua normale esistenza, ritornerà a vivere di presente e di realtà, abbandonerà i sogni di grandezza culturale.
Salemi non sarà più la città di Sgarbi, ma sarà semplicemente Salemi, una cittadina siciliana alle prese con tanti, troppi, problemi economici e sociali irrisolti, che non riesce ad esprimere una classe politica capace e lungimirante.
I cittadini di Salemi ritorneranno nella loro normalità e forse questa volta capiranno che dovranno scegliere i loro amministratori con più giudizio evitando di farsi strumentalizzare.
La Sicilia certo non rimpiangerà Vittorio Sgarbi, ma comunque un grazie lo merita.
Grazie per aver fatto capire ai Siciliani che in fin dei conti, sia che la cosa pubblica sia amministrata da un politico siciliano, sia che venga un salvatore della patria dal nord, le cose per il popolo non cambiano.
I Siciliani sono sempre i soggetti passivi di giuochi di potere, per volontà o per necessità …
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