“La sospensione a tempo indeterminato dell’anno scolastico nell’isola di Lampedusa e’ uno degli effetti più’ negativi prodotti dall’emergenza umanitaria che oggi, con grande dignità’, vive l’isola.Fin qua l’assessore l’assessore regionale per l’Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, sembra attenzionare la problematica della chiusura delle scuole nell’isola a causa dei problemi di sicurezza e igienici che derivano dallo stazionamento di clandestini che sono di numero superiori agli stessi abitanti.
Sbanda e paurosamente, ed appare lontano dalla realtà, quando, nel prosieguo della dichiarazione, continua :“ fuori da un’attenzione almeno in apparenza, delle istituzioni statali di governo. La chiusura delle scuole, infatti, adottata, c’e’ solo da pensare, a ragion veduta frantuma preziose reti di comunicazione, impedisce ogni comune lettura critica della situazione da parte dei giovani e annulla coesione e potenzialità’ di integrazione tra i protagonisti, consapevoli o involontari, della tragedia umana che si sta consumando in queste ore nell’isola”.
Insomma, per Centorrino il problema della chiusura delle scuola va contro l’integrazione dei clandestini!
Del fatto che gli alunni e gli studenti isolani perdano importanti giorni di lezione sembra di secondo piano.
Ogni commento è superfluo.