La mostra “Modigliani, ritratti dell’anima” in programma al Castello Ursino di Catania da domani e fino all’11 febbraio 2011. Per Christian Parisot, presidente degli Archivi Modigliani di Roma e Parigi, il “miracolo” della mostra di Catania è “tutto nelle mani di Marella Ferrera, che ha saputo cucire i desideri di tanti attraverso un invisibile filo d’oro.
Quella di Catania è la seconda di una serie di mostre che gli Archivi stanno inaugurando in questi giorni: ieri a Praga, oggi Catania e il 18 dicembre quella del MART di Rovereto organizzata dalla direttrice Carla Belli e da Flavio Fergonzi che darà una esauriente presentazione delle sculture di Modigliani e del periodo dell’arte negra”.
In merito alle polemiche degli ultimi giorni su quella che l’Osservatore Romano ha definito una “frettolosa attribuzione a Modigliani” del Ritratto di Agatae, Parisot ricorda come la prima autenticazione fu fatta negli anni Settanta dalla stessa figlia di Modigliani, Jeanne, e che l’equivoco è nato da una errata interpretazione del fatto che la lettera fosse indirizzata o meno a Modigliani.
“Questo è l’equivoco – spiega Parisot – la lettera è del 1876 e non ha niente a che vedere, nei suoi contenuti, con Modigliani. L’artista riceve, forse per posta dal fratello che visse a Catania per un periodo, questo documento su una magnifica carta che lui riutilizza, disegnandovi sopra la Agatae, come ha fatto per dieci, dodici volte nello stesso anno, il 1919. Siamo in periodo post-bellico e la carta, soprattutto quella di pregevole fattura, scarseggia. Così gli artisti disegnano dove capita: spartiti musicali, menu dei ristoranti, ricevute dei negozi. La mostra di Catania racconta anche questo grazie ai documenti della famiglia riuniti da Jeanne e adesso custoditi dagli Archivi”.
Gibiino ha presentato i 7 disegni di Modigliani prestati alla mostra del Castello Ursino dai collezionisti siciliani da lui coordinati. “Opere già prestate a esposizioni internazionali di gallerie e musei ma mai esposte in Sicilia”.
Rosso è il filo conduttore della mostra. E Rosso Modigliani è il titolo dei due eventi che uniscono arte culinaria e cultura orchestrati dall’imprenditrice siciliana Giusi Parolino che insieme allo chef Carmelo Chiaramonte ha lanciato il Concept Taste: un percorso di degustazione per esplorare le assonanze fra arte, moda cultura e cibo. Al mattino una tavolozza di rossi dell’Etna: dal fico d’india alla ventresca di tonno, dai ricci di mare alle fragoline di bosco alle arance tarocco.
Per la sera la degustazioni delle tre più celebri acque minerali del mondo (Voss, Baduait e Evian) e dieci ghiottonerie DOP italiane: dal pecorino di fossa al lardo toscano, dal carpegna (prosciutto di montagna) ai pecorini in barrique e sottocenere, dall’aceto balsamico Dodi alla torta di ricotta, irrinunciabile omaggio all’arte dolciaria siciliana. La torta è. prodotta con latte di pecora del territorio di Agrigento e realizzata da raffinatissimi maestri pasticceri. I vini sono quelli siciliani Duca di Salaparuta.
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