Secondo l’assessore regionale all’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità, Giosuè Marino, ex prefetto (incostituzionale) di Palermo, “la Regione sta indicando quali impianti costruire, le aree in cui sorgeranno e i relativi costi, in modo da avere un piano assolutamente puntuale in merito agli interventi da realizzare.
E’ intenzione della Regione, attivare immediatamente le procedure per comprimere, quanto più’ possibile, i tempi”.
Fin qui Marino.
C’è da sottolineare che a forza di istituire commissioni di esperti la Regione sembra diventare nel tempo una istituzione della teoria disapplica.
Disapplicata nel senso che alle parole, spesso inconcludenti, non seguono mai i fatti e quando purtroppo i fatti seguono le parole, i problemi creati ricadono sulla collettività. A signori illustri membri delle commissioni, invece, il plauso per il lavoro di intelletto, inutile, svolto.
Per i rifiuti stiamo attendendo da due anni che Lombardo decida cosa fare e alla boutade della diminuzione degli ATO non è seguito alcun intervento cautelativo lasciando questi enti stipendifici d’eccellenza, liberi di continuare a produrre danni e disservizi.
Se solo l’intenzione di ridurre gli ATO non fosse stata una boutade, come quella delle province, Lombardo avrebbe dovuto emanare una norma di salvaguardia ed impedire a questi enti di produrre altri danni.
Invece. Invece niente. Parole e promesse. Fatti? Niente come al solito.
A cosa sia servito poi circondarsi di magistrati ex (?) prefetti è tutto da capire …
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