L’italica ipocrisia si è levata forte sulla solita fesseria mediatica. Secondo quanto ha riporta il quotidiano La Tribuna di Treviso, il sindaco di Mogliano Veneto, Giovanni Azzolini, avrebbe vietato alla banda municipale di suonare il motivetto “ Bella ciao”, canto militare alpino molto noto non solo tra le Alpi.
Tutta la stampa nazionale ha ripreso la notizia e ha dato spazio a quanti, ipocritamente, parlano di sbeffeggi o addirittura offese al valore degli alpini. Sempre secondo La Tribuna, «Bella ciao» è poco istituzionale e non rientra tra gli inni nazionali.
Al di là del fatto che la notizia secondo quanto dichiarato dallo stesso sindaco Azzolini è la classica bufala di mezza primavera, ove mai avesse detto che questo orecchiabile motivetto non è un inno istituzionale, non avrebbe detto niente di scorretto.
Questa levata di scudi generalizzata di tanti pseudo italianisti fa sorridere. Gli alpini non c’entrano con questa polemica che è soltanto politica ed artamente gonfiata da chi ha interesse ad accedere ai riflettori della stampa dopo essere caduto nell’oblio.
E l’Italia degli italiani soltanto un “motivetto” utile solo per la casta (monarchia) politica che riesce a mistificare anche le date della pseudo unità, che sarà celebrata nel 2011 mentre è noto che arrivò solo nel 1870 …
Bravo Sindaco Azzolini, non lo ha vietato, ma se lo avesse vietato, ha solo esercitato il suo ruolo istituzionale senza ipocrisie e ricordato che il 25 aprile è la festa del santo patrono dei veneti.
Scusate se è poco.
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