Facciamo seguito alle recenti comunicazioni da noi fornite in merito all’annosa problematica della certificazione per i Lavoratori Marittimi dell’esposizione all’amianto, impossibile da realizzare fino a chè non sarà validato l’estratto matricola mercanrtile rilasciato dalle Capitanerie di Porto in tutti i casi, e non per le sole Società di Navigazione cessate così come da Direttiva Ministeriale del 14 luglio 2009, ed in sostituzione del curriculum lavorativo previsto dal D.M. 27 ottobre 2004 , per aggiungere un nuovo tassello : la vittoria giudiziaria in Sede di Appello c/INPS a Cagliari dei Lavoratori Marittimi, appartenenti a tutte le qualifiche (Coperta, Macchina, Camera e Cucina) per cui il giudice ha ritenuto valido il documento di navigazione ion sostituzione del Curriculum Lavorativo.
Una domanda ci è lecita porgercela : cosa aspetta il Governo ad emanare la norma già richiesta da più parti (determinazione della IX e XI Commissioni nel 2005, molteplici interrogazioni parlamentari di tutte le forze politiche, IPSEMA ed ultima all’unanimità il 27/01/2010 la Conferenza dei Presidenti delle Regioni) oltre alle svariate sentenze tutte favorevoli ai Lavoratori ? Non è nemmeno un problema di costi poichè le domande in esame giacenti presso IPSEMA sono trentamila, molte delle quali riguardanti i pescatori nei cui natanti l’unico amianto era quello di coibentazione del collettore di scarico per cui è dubbio che possano rientrare nel beneficio previdenziale. Ed ancora, molti dei richiedenti hanno superato il massimo della contribuzione. A quanto si ridurranno le 30.000 domande ?
Infine, perchè questa difformità dato che la Marina Militare dopo le prime sconfitte giudiziarie sta accordando la certificazione ? Il Ministro forse non sa che Confitarma con la propria Circolare n. 2 del 2009 ha invitato ai propri associati di non rilasciare il Curriculum ai sensi del D.M. 27 ottobre 2004 ? Non sa nemmeno che una direttiva internazionale per la turela della vita umana a mare sino al 1985 ha imposto l’utilizzo dell’amianto a bordo perchè materiale isolante, coibente ed atermico ? che gli operai dell’indotto e della cantieristica per il semplice fatto di avere lavorato a bordo (il mariitimo oltre a lavorarci ha vissuto a bordo per tutto l’imbarco), correttamente, hanno avuto certificazione e riconoscimento dei benefici preevidenziali ?
Posso concludere che con le mie mani, così come tanti miei Colleghi, dal 02/02/1965 a quando fu bandito, ho impastato polvere d’amianto preparando cuscini d’amianto cucicti con cordoncino d’amianto, ho decoimbentato e recoimbentato per lavori di manutenzione, ho lavorato vicino a parti coibentati in oceano con mare forza otto/nove e conseguente sfaldamento. Tale è stato il lavoro a mare.
Francesco Giuseppe D’Anniballe
Capitano Superiore di Macchina
Membro della Segreteria Nazionale
1 commento
Gent.mo Sig.D’annibale,
sono un Pm 1^cl al traffico in pensione dal Gennaio 2004,su suggerimento di amici ho fatto richiesta del curriculum lavorativo alla M.M. che nei tempi tecnici ha rilasciato,considerando tutto il periodo a bordo delle navi militari.Ho consegnato detta documentazione al patronato,dove è istruita la mia pratica amianto INAIL-IPSEMA, il quale ha preso atto del documento ma dicendomi che non avrebbe potuto fare niente in quanto servivano almeno dieci anni riconosciuti all’esposizione amianto.Perplesso ho fatto richiesta del curriculm alle ultime società armatrici in cui ho prestato servizio ed ancora sto aspettando.
Continuiamo ad essere vessati anche nel chiedere i nostri diritti.
E poi non capisco il perchè debbano occorrere 10 anni,so di persone che sono andate in pensione calcolando periodi di esposizione all’amianto anche molto più brevi.
Caro Comandante,io sono a vostra disposizione per qualunque cosa legale atta al raggiungimento dei nostri traguardi.Chi può ci aiuti.
In attesa di un Suo riscontro,la saluto cordialmente.
R.Aliotta