E’ deprimente assistere ai giochetti gheddafiani e la facilità con cui i capi di governo nazionale e ministri degli esteri, ed ora anche il presidente della Regione Siciliana, cadono nei tranelli del leader libico.
Dal 1968 Gheddafi infatti, tiene sotto scacco l’Italia e si diverte a sbeffeggiarla. Promesse ed abbracci con Prodi e Berlusconi, “intesa di massima” con D’Alema, minacce di rappresaglie, da non considerare l’episodio dei due missili SCUD che ancora gli americani ci devono spiegare perché solo loro li avrebbe “intercettati”, sono una costante. Continua a leggere»